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Torre Mozza – storia e caratteristiche

Il Cantiere racconta
Torre Mozza - Immagine di copertina del Cantiere Racconta | Torre Mozza con illustrazione della torre e loghi istituzionali

STORIA E CARATTERISTICHE

Torre Mozza racconta un passato che riporta nel XVI secolo quando l’esigenza di difesa dalle incursioni turche e piratesche spinse la dominazione spagnola a dotare il territorio di punti di avvistamento privilegiato in grado di comunicare tra loro e con l’entroterra.

Queste torri costiere costituiscono ancora oggi un sistema, riconosciuto dal punto di vista paesaggistico, e rappresentano dei punti di riferimento visivo ma anche di osservazione da cui è possibile godere di panorami o scorci caratteristici del territorio.

La cartografia storica, i documenti d’archivio e la bibliografia disponibile spesso legano il riferimento a Torre Mozza con quello a Torre Fiumicelli, lasciando aperta la loro identificazione come due torri distinte o come lo stesso manufatto architettonico. In particolare nelle carte storiche consultate si nota un’alternanza delle due denominazioni che farebbe pensare alla stessa struttura, nata come Torre Fiumicelli e presente fino al XVIII secolo, poi rinominata Torre Mozza per probabili crolli subiti nel tempo. Sono però presenti entrambe contemporaneamente nella Carta della Terra d’Otranto del XVIII secolo (manoscritto di Napoli).

In ogni caso sia che si tratti della stessa torre che di due differenti, la costruzione di entrambe viene fatta risalire, come per molte torri coeve, agli anni ’60 del 1500, in seguito all’Editto del 1563 del vicerè Don Pedro Afan de Rivera.

Durante la Seconda Guerra Mondiale Torre Mozza è stata usata come postazione di mitragliamento, questa fase di occupazione è testimoniata da alcune incisioni ancora presenti sulle pareti dell’ambiente al primo piano.

Il valore culturale del bene è stato riconosciuto con un vincolo architettonico diretto istituito negli anni ’80 (DM 14.3.1981) e quello dell’intera area costiera di appartenenza dalla Dichiarazione di notevole interesse pubblico degli anni ’70 (DM 26.3.1970).

Nel sistema delle torri costiere di Terra d’Otranto, Torre Mozza fa parte di quelle a pianta circolare ed è tra queste la più imponente.

Architettura fortificata di avvistamento in collegamento visivo con le torri ad essa prossime come Torre S.Giovanni di Ugento a nord. È un volume tronco-conico con unico accesso al primo piano che conserva feritoie e resti di un coronamento retto da beccatelli nel quale dovevano essere presenti delle caditoie.

I due piani fuori terra comprendono: al primo, un ambiente principale a pianta ottagonale, coperto da una cupola a spicchi, e due vani accessori (uno d’ingresso, uno con la scala per la copertura); al piano terra, probabilmente un vano-cisterna, come testimonierebbero anche i canali di raccolta delle acque piovane presenti in copertura e all’esterno.

Le murature a sacco, analogamente alle altre torri circolari di Terra d’Otranto (Torre Nasparo, Torre Miggiano, etc.), presentano una tessitura muraria in pietrame irregolare rafforzato da corsi verticali di conci regolari, dette dime. I materiali impiegati sono il carparo per gli elementi lapidei, legati da malta a base di terra, e finiture superficiali in cocciopesto.